sabato 1 ottobre 2011

Il problema dei problemi: l'energia


mercoledì 12 ottobre 2011 - ore 17:00 Museo Regionale di Scienze Naturali - Via Giolitti, 36 - Torino
IL PROBLEMA DEI PROBLEMI: L’ENERGIA
Vincenzo Balzani, Università di Bologna

a seguire:
CHERNOBYL 25 ANNI DOPO
Un testimone racconta le conseguenze del disastro
Andriy Budnyk, Università di Torino
Da molti anni tra i 100 chimici più citati del mondo: negli ultimi 10 anni ha pubblicato 148 lavori raccogliendo 7000 citazioni. In occasione dell’Anno Internazionale della Chimica i tre atenei piemontesi - in collaborazione con il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino - ospitano il Prof. Vincenzo Balzani, Emerito dell’Università di Bologna e accademico dei Lincei, con la conferenza “Il problema dei problemi: l’energia”.
Balzani è famoso in tutto il mondo per le sue ricerche su fotochimica, fotosintesi artificiale, chimica supramolecolare e sui dispositivi e le macchine molecolari. Alla ricerca scientifica affianca un'intensa attività di divulgazione sul rapporto fra scienza e società e fra scienza e pace, con particolare attenzione ai temi dell'energia e delle risorse. Il suo libro, “Energia per l'Astronave Terra” (Zanichelli), ha ricevuto il Premio Galileo 2009 per la divulgazione scientifica.
Durante l’incontro al Museo Regionale di Scienze Naturali (Via Giolitti, 36 - ore 17:00, ingresso libero) Balzani spiegherà la necessità di ricorrere alle fonti di energia rinnovabili e al risparmio energetico in alternativa al nucleare. A seguire Andriy Budnyk - originario di Kiev, oggi post-doc presso l’Università di Torino - ricostruirà i giorni e le conseguenze del disastro di Chernobyl - Info: www.annodellachimica.unito.it

Il problema dei problemi: l’energia - V. Balzani
Pericolosità degli impianti, difficoltà a reperire depositi sicuri per le scorie radioattive, esposizione ad atti di terrorismo, enormità degli investimenti finanziari, necessità di uno stretto controllo militare, aumento delle disuguaglianze tra paesi tecnologicamente avanzati e paesi poveri: la scelta del nucleare come alternativa ai combustibili fossili sarebbe un grave errore per molti motivi. È necessaria quindi un’azione forte e decisa per sviluppare le fonti di energia rinnovabile: idroelettrica, geotermica, eolica e solare. Il sole in particolare è una stazione di servizio inesauribile, gratuita e senza discriminazioni fra le nazioni. L’energia solare, quindi, non può essere motivo di guerre. Inoltre, essendo una forma di energia diluita, non può essere usata per scopi bellici o obiettivo di atti terroristici. Infine, non genera scorie e non causa incidenti.
ore 17:00
Le energie rinnovabili, necessariamente affiancate al risparmio energetico, sono la strada maestra per uscire senza grandi traumi dalla crisi energetica ed ecologica che si affaccia al nostro orizzonte e per condurre il mondo sulla via della pace, lasciando in eredità un pianeta più vivibile.

Chernobyl 25 anni dopo. Un testimone racconta le
conseguenze del disastro - A. Budnyk
Andriy Budnic era un bambino di nove anni quando accadde il disastro di Chernobyl. Abitava a Kiev, capitale e maggiore città dell’Ucraina: molte delle persone che vivevano e lavoravano nella regione di Chernobyl vennero evacuate e trasferite proprio a Kiev e in altre città. Oggi Budnyk segue un post-doc di ricerca presso il NIS dell’Università di Torino. I suoi ricordi - uniti alle notizie ufficiali dell’epoca - rendono la dimensione umana, personale, sicuramente sconosciuta del disastroso incidente nucleare e delle sue conseguenze.
INGRESSO LIBERO


Ufficio stampa Anno Internazionale della Chimica - Piemonte
Barbara Magnani cell. 339 3096245 - magnanibarbara@gmail.com

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