mercoledì 2 marzo 2011

Se non ci fosse il vino non esisterebbe il bacio

Sembra strano, eppure è un fatto storico.

Facciamo un salto nel passato.

Nell'antica Roma, e più precisamente nell'età repubblicana, la donna non contava molto nelle cose pubbliche. Non si può dire lo stesso per quanto riguarda la sua casa. Lì aveva un potere straordinario. La matrona romana nella sua dimora aveva potere su tutto o, quasi tutto. Infatti il suo unico limite, nel girare tra le proprie stanze e il gestire le sue dispense, era dovuto solo al divieto di accedere alle cantine e quindi ahimè, al vino! E si, prima di arrivare all'età imperiale se una donna veniva sorpresa a bere quel gustoso "succo d'uva", questo grave delitto sarebbe stato punito amaramente dal marito, anche con l'esser cacciata di casa.

Ma come si poteva tenere sotto controllo la propria moglie, e quali mezzi erano a disposizione in quel periodo per capire se la donna avesse bevuto oppure no? Ebbene, di certo non esisteva l'etilometro. L'unico mezzo scientifico a disposizione era il naso. Già, le donne dovevano sottoporsi a dei controlli di "annusamento", anche da parte dei parenti del marito nel caso si fossero trovate fuori casa, per scoprire se avessero osato deliziarsi. Ma che succede quando si avvicina tanto un naso ad una bocca? Capita che, o il naso finisce nella bocca, o che le labbra finiscano contro le labbra.

Ecco come nasce il bacio!

Ora, non sappiamo se questa forma di controllo portasse anche a delle conseguenze (liti, separazioni), ma di come sia nato il bacio non troviamo notizia né nei libri, né nelle scritture murali. Questo ce lo racconta il generale e scrittre romano Terenzio Varrone nel suo testo riguardante il vino e la vita agricola.

Anna Picchi

Nessun commento: